Il clown vive nel presente, è così preso che spesso non riesce a fare un passo indietro. E se lo fa, sbatte contro l’armadio. Fondamentalmente positivo, la sua goffaggine spesso lo raggiunge e addirittura lo supera. Di fronte ai suoi errori, in preda al panico che lo investe in pieno, si nasconde dietro a un paio di occhiali da sole comprati a buon mercato, le cui lenti si staccano.
Quando finalmente trionfa, è così felice che si dimentica di aprire la porta di casa per uscire.
Le sue emozioni lo tradiscono, lo fanno inciampare, sbellicare dalle risate, pietrificare, saltare su e giù, pestarsi perfino i piedi… ahi, che male!
Adulto in apparenza ma in realtà profondamente bambino, la vita è per lui è magnificamente intensa. E il pubblico ride di questo essere fragile che gli assomiglia in peggio e dunque è, in fin dei conti, molto rassicurante!
IL LABORATORIO
Attraverso varie tecniche (improvvisazioni, esercizi di ricerca, giochi, ecc.) si cercherà di:
• Trovare l’essenza di ogni clown, nella sua personalissima relazione con il mondo
• Far parlare il corpo, sviluppandone la gamma delle emozioni
• Differenziare il personaggio dall’autore-attore
• Unire sincerità e tecnica
Come? Lavorando seriamente e divertendosi il più possibile!
A differenza di un personaggio teatrale, quello del clown non è definito a priori ed è molto personale. Ogni partecipante lo modella passo dopo passo, a partire dal suo essere, dal suo corpo, dal suo ritmo, dal suo carattere, dalla sua ispirazione, dal suo piacere di suonare, dalla sua follia esultante.
Il clown è un antieroe. È lì con la sua goffaggine, di fronte ai suoi errori, preda del suo disordine, sbaglia ciò che pensa di riuscire o riesce ciò che pensa di perdere. È in contatto diretto con il pubblico, vive il momento. La vita è extra-ordinaria per lui.
Ma non prendiamoci in giro: se il clown fa ridere, è perché l’attore conosce perfettamente la sua arte. Così come un musicista si esercita con le scale per diventare un tutt’uno con il suo strumento, l’apprendista clown deve acquisire nel tempo un’impegnativa tecnica di recitazione, così come deve curare la grande sincerità del suo personaggio, la sua presenza nel mondo che lo rende unico e accattivante.
PROGRAMMA
Riscaldamento, respirazione – Giochi ludici per aumentare la fiducia – Esercizi di ascolto, preparazione al gioco, in gruppo o individualmente.
Esercizi tecnici, seguiti da esercitazioni (immobilità/movimento, punto fisso, tempo/controtempo, azione/reazione, sequenze di gioco).
Esercizi di musica per sviluppare il senso del ritmo e della musicalità.
Improvvisazioni seguite da feedback costruttivi su: il personaggio, la scrittura, le osservazioni tecniche, con l’obiettivo di arricchire lo spettacolo e dare spunti per aprire il personaggio.
DOVE
Teatro Franco Parenti, Via Pier Lombardo 14, Milano
QUANDO
Martedì 20, mercoledì 21 e giovedì 22 settembre 2022
Ore 10.00-12.00 / 13.00-16.00
A CHI E’ RIVOLTO
Questo corso è destinato principalmente agli artisti dello spettacolo: Clown professionisti, attori, cantanti, musicisti, ballerini, mimi, fortemente interessati al lavoro del clown.
COSTI E ISCRIZIONI
Il corso ha un costo di €160 ed è aperto a un massimo 15 partecipanti.
Le iscrizioni chiudono il 15 settembre 2022.
Per iscriversi, inviare una mail a festival@claps.lombardia.it allegando il proprio cv e chiedendo i dati per il pagamento tramite bonifico bancario. Al momento della ricezione del bonifico, il Festival invierà una mail di avvenuta iscrizione.
Per informazioni: www.claps.lombardia.it – tel. 030 8084751 – festival@claps.lombardia.it