Il Network Anticorpi XL ha proclamato le quattro creazioni vincitrici della settima edizione del bando DANZA URBANA XL, distintesi per la coerenza con le richieste della call e per la ricerca di un approccio con il pubblico e lo spazio urbano non mutuato dalle convenzioni teatrali:
- Study about repetition and efforts di Ares D’Angelo e Martina Martinez Barjacoba
- TAGADÀ di Fabritia D’Intino e Daria Greco
- Il mondo altrove: un dialogo gestuale di Nicola Galli
- Shape of moving waves di Enrico Paglialunga
Sessantadue candidature pervenute in questa edizione, un numero rilevante che testimonia la necessità di artisti e artiste di cogliere le opportunità di programmazione e circuitazione per superare le difficoltà determinate dall’attuale e prolungato blocco delle attività di pubblico spettacolo a causa dell’emergenza pandemica. La Commissione di selezione 2021 è presieduta da Daniele Sepe e composta da Selina Bassini, Alessandro Bevilacqua, Luisa Costa, Valeria Ciabattoni, Natalia Casorati, Luisa Cuttini, Carlotta Pedrazzoli, Luca Ricci, Gloria Stedile, Randon Velvet.
L’attuale situazione ha inibito, se non reso impraticabile, lo sviluppo di processi creativi nello spazio pubblico o in contesti extra-teatrali e ha posto molti autori e autrici nella condizione di presentare le proprie creazioni, concepite per il palcoscenico, in luoghi all’aperto o in spazi non teatrali, senza avere a disposizione un reale tempo di ripensamento e riallestimento per una versione “urbana”.
La Commissione ritiene che sia necessario – oggi, più che mai – sviluppare nuovi formati spettacolari con differenti modalità di relazioni con il pubblico e con i luoghi della città per creare le condizioni di una ripartenza del sistema, che proprio da questo tipo di proposte potrà trovare nuovo slancio.
L’azione Danza Urbana XL promuove le opere che si confrontano con nuovi formati spettacolari, con differenti modalità di relazione con il pubblico e con i luoghi della città, ponendosi al di fuori delle convenzioni e dello spazio teatrale, offrendo uno spazio di programmazione e visibilità alle creazioni di coreografi e coreografe che intendono estendere la fruizione della danza a un’audience più ampia, immergendosi nei luoghi della quotidianità, negli spazi pubblici e, più in generale, nel paesaggio urbano.