Le ali di Icaro sono due teli sottili che scendono dall’alto. Solo questo in scena, per raccontare una storia che parla di volo.
Il mito di Icaro, semplice potente, diviene un’occasione per parlare di altre storie, le sue ali bianche diventano la tela su cui le due attrici dipingono. 
Il volo è la voglia di evadere, è la metafora dell’immaginazione. Ma può anche essere folle, come i voli degli aerei carichi di bombe, i cui piloti sono stati bambini, che una volta forse hanno sognato di volare, per scappare chissà da che cosa, per raggiungere chissà quali cieli. E allora forse è giusto che anche Icaro abbia un limite: non avvicinarsi troppo al sole, ricordarsi da dove proviene. 
La parola scivola in danza, lasciando spazio alla musica, in uno spettacolo delicato ma forte, come solo un mito sa essere. 

Uno spettacolo adatto ad un pubblico dai 6 anni in su, in cui si intrecciano in modo immaginifico linguaggi diversi: musica, danza, performance aerea e recitazione.

Drammaturgia di

Sara Meneghetti 

Regia di

Manuel Renga 

Con

Emanuela Camozzi e Anna Benico